Lo storico Raffaele Adimari attribuisce al 1540
l'anno di fondazione ad opera dei Riminesi.
Una lapide inserita nella muratura della
facciata lo testimonia, e la descrive come rifugio in tempi di
incursioni dei Turchi dal mare. Era il rifugio militare piu' sicuro e
funzionale, con compiti di sorveglianza fra i fiumi Conca e Tavollo.
Gli Spagnoli la devastarono e ne incendiarono il
tetto, che venne restaurato nel 1512.
In quegli anni scoppio' anche la peste e venne
utilizzata come rifugio dal morbo.
Sempre nel XVI secolo fu dotata di una campana
per segnalare gli avvistamenti.
Il consiglio riminese la elesse dimora del
Capitano di Cattolica e nel XVII secolo fu la Torre di Sanita' cioe'
dogana del porto, che vigilava sugli sbarchi clandestini che portavano
epidemie.
Solo nell'800 venne acquistata da privati, con
Antonio Frontini, e successivamente trasformata in villino residenziale
con notevoli interventi architettonici ad opera del conte Saladino
Saladini Sallustri di Cesena, che apri' finestre, costruendo balconi e
merlature
In quel periodo il conte costrui' a fianco la
palazzina in "stile medievale", sede attuale degli appartamenti, e
collegata alla Torre con un ponte che crollo' col terremoto del 1916.
La
famiglia che la possiede attualmente ne e' proprietaria dai primidel
190, e dal 1983 la ricorda come Villino
Silvia, in ricordo perenne della sua
meravigliosa proprietaria che scomparse proprio in quell'anno.
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